14 febbraio 2007

SCHELETRI NEL FRIGORIFERO

DI LAJULES

Non sono una di quelle che si abboffa di qualsiasi cosa. Posso tenere il gelato nel freezer per un anno, e poi buttarlo via. Posso fare una torta buonissima, mangiarne un pezzettino, e poi lasciare che gli altri se la mangino, fetta dopo fetta.

Ci sono pero' alcune cose a cui non posso resistere. In questi ultimi mesi, il mio stomaco ulula per un solo ingrediente: il pesce affumicato.

Tutto e' cominciato lo scorso autunno, quando invece del solito tagliere di crackers e formaggio francesizzante, la mamma di Alec servi' un barattolo di aringhe in salamoia, anzi, per precisione, affogate nel vino bianco. Le aringhe in salamoia sono una specialita' ebraica che a quanto pare non piace a tutti. Io, dopo il primo assaggio, credo di essermi fatta fuori una dozzina di bocconi di fila.

Dopo la scoperta delle aringhe in salamoia, sono passata alle lattine di aringhe affumicate. Solo a scriverne mi e' venuta l'acquolina in bocca. Il loro bel colore marrone luccicante, la loro grassa morbidezza, e il loro gusto pungente mi riconquistano ad ogni furtiva tartina pre-palestra.

Due settimane fa, Alec ed io siamo andati a fare spese ad un supermercato all'ingrosso, del quale siamo misteriosamente membri. Nella speranza di un brunch in compagnia che non si e' mai avverato, abbiamo comprato una vaschetta da 1 kg di smoked fish salad ("insalata di pesce affumicato"). La ricetta e' meno esotica di quanto sembra: altro non e' che pesce affumicato e maionese.



Ebbene, per me e per Alec e' impossibile passare davanti al frigorifero senza prelevare la vaschetta per farcire un panino o spalmare un cracker. Ciecamente apriamo lo sportello ogni giorno per la nostra ossessione salata. A volte spalmiamo tartine l'uno per l'altra, facendo finta di niente, da complici vergognosi.

Adesso la vaschetta da chilo sta per finire. Poi dovro' entrare in rehab.


E voi, lettori, qual e' il vostro scheletro nel frigorifero?

21 commenti:

Labelladdormentata ha detto...

Bello il tuo blog! Con calma mi leggerò anche le puntate precedenti!
Dunque, di scheletri nel frigo ne avrei diversi. Per iniziare, le acciughe sott'olio, che io compero rigorosamente in vasetto di vetro, possibilmente arrotolate su di un cappero. Poi la pasta di olive, che mangio spalmata su crackers rigorosamente integrali per sentirmi meno in colpa, e per finire il parmigiano, sempre presente nel mio frigo in grande abbondanza. Del parmigiano adoro soprattutto staccare il primo pezzettino, morbido, lontano dalla crosta, pieno di sapore e di profumo!

Anonimo ha detto...

indovina: nel mio frigo in questo momento passa il tempo un barattolo (uasi finito)di aringhe in salamoia, anzi, per la precisione, affogate nel vino bianco...purtroppo i lavori di ristrutturazione del bagno mi hanno colto forchetta e craker in mano e ho dovuto abbandonarle al loro destino...spero di non trovarle che okkupano la casa in mia assenza

Anonimo ha detto...

Nannini goes to USA. Necessito di informazioni per una sopravvivenza alimentare ma non solo.

uovosodo ha detto...

io adoro sgranocchiare le croste del parmigiano, come i topolini, e nel mio frigo nn mancan mai

Lajules ha detto...

Beh, direi che per il momento trionfa il salato: acciughe, olive, parmigiano, e aringhe... E io che volevo fare l'originale!

BellaAddormentata: i crackers integrali sono anche per me una penosa scusa.

b.doll: sul cibo, a differenza dei film, ci siamo sempre capiti alla perfezione. Rilancio di bigoli in salsa e trippa al pomodoro.

nannini: se devi venire a Washington e non passi a salutare, vengo a Roma e ti strozzo.
Se vuoi consigli, devi dirmi dove vai. C'abbiamo anche l'email, come avrai notato nella home page.

uovosodo: mio nonno, quando avanzavano le croste del parmigiano, le mette sulla forchetta e le abbrustolisce sulla fiamma del gas per noi nipoti. Devi provare perche' e' il gusto della felicita'.

Anonimo ha detto...

non finirle tutte ! (... o, almeno, ricomprale )

Marco Inzitari ha detto...

Il vero e proprio "scheletro nel frigo", nel senso letterale e non semantico, e' quello delle due carote che mi rimangono sempre sotto a tutta la verdura, nell'apposito cestello in basso...seppure vado consumando verdura con ritmo regolare, le due carote sul fondo rimangono nascoste, e lentamente si mummificano, finche' non faccio pulizia (non so voi ogni quanto pulite per bene il frigo), e vengono tumulate.

Nel senso semantico il mio scheletro storico e' nella dispensa: pane e olio, puro e semplice, con cui mi ha svezzato mia nonna (non ho nemmeno la stretta necessita' di strofinarvi sopra il pomodoro, che pure arricchisce la situazione). Attenzione: provoca dipendenza.

Annina ha detto...

I miei scheletri non si trovano nel frigorifero, ma nella credenza. Credo di poter ingerire crostini svedesi e grissini alla cipolla, sesamo, rosmarino etc. in quantità illimitata. E visto che è Carnevale, anche galani (o chiacchiere, o crostoli, insomma il dolce con più denominazioni regionali che esista).
Le aringhe, invece, sono una delle poche tentazioni salate per me inaffrontabili (come ricorda la Jules, "non a tutti piacciono", e io appartengo a quel "non a tutti"). Però se vuoi ho del pesce affumicato in scatola proveniente dal Giappone che scade nel 2008 e che non ho osato aprire. Te lo tengo da parte.

Marco Inzitari ha detto...

Annina,

giusto per aggiungere un altro nome, a Firenze e dintorni i dolci carnevaleschi di cui parli si chiamano "cenci".

herdakat ha detto...

In questi giorni ho un nuovo scheletro nel frigorifero, la salsina tirolese al kren. Da spalmare su una fettina di salame posizionata su un cracker, rigorosamente integrale, per il motivo citato da La bella addormentata. Altrimenti di solito parmigiano o pecorino nero del Forteto (o di Pienza), pane e olive kalamata. Altri due classici, la pasta d'acciughe (messa ovunque) e tonno e senape, un must dei cereal killer da frigorifero.

www.geometriaetia.splinder.com

Giuliana ha detto...

nel mio frigo solo scheletri veri: di carote (caro marco, non sei il solo), finocchi, zucchine e qualunque altra verdura che per qualche motivo si sia infrattata nel momento topico della mia trasformazione in grande chef. e poi i formaggi. ce ne sono alcuni che ho paura di toccare perchè al loro interno si sono formate civiltà avanzatissime... :)

pOpale ha detto...

Un barattolo di nutella che tengo nascosto in fondo al frigo ... perchè sono solo un "pochino" sovrapeso... ma ogni tanto un cucchiaio ci finisce dentro. Piacere di leggerti. Ale

annucci ha detto...

Sebbene un cibo mi piaccia particolarmente il senso di colpa mi fa evitare di sbocconcellarlo ad ogni ora del giorno.
Cmq se proprio devo dirne uno dico i pistacchi.

Garrett ha detto...

sipil mio scheletro nel frigorifero è la maionese. La mangio col pane o direttamente dal tubo e SI',mivergogno a dirlo (mi sento come se facessi outing adesso)Ho cominciato una notte di tanti anni fa a casa di un amico...avevamo una CERTA fame e lui mi disse "dai...prova" come il serpente a Eva. Io non volevo per via delle menate dietetiche, ma poi mi sono lasciata convincere " per una volta, che sarà mai" mi dissi...e invece lo faccio ancora,senza controllo, voluttuosamente...bona...
Per la cronaca dalle mie parti i galani si chiamano FRAPPE e le castagnole STRUFFOLI, ma sono senza crema, bagnati nell'alchermes e ripassati nello zucchero

Garrett ha detto...

dimenticavo...lo scheletro vero per me sono le gallette di riso (o polistirolo) le compro quando decido di mettermi a dieta,ma poi non le mangio mai perchè mi fanno veramente schifo...dovrei provarle con la maionese

papapolpo ha detto...

lo scheletro nel frigorifero tra poco sarà il mio; a causa della mia deliziosa compagna che non mi fa comperare dolcetti da sgranocchiare durante le meravigliose serate spaparanzato sul divano.

MEO ha detto...

mi introduco in punta di piedi in questo blog.. io sono uno a cui va a male la nutella... con l'infamazione della maggior parte dei miei amici.
per quanto riguarda il pesce affumicato sono piuttosto ignorante, ma credo che cercherò di sperimentarlo..

Anonimo ha detto...

Un mio amico starà a Charleston per un anno abbondante. Charleston è in Carolina del Sud, ho dato un'occhiata e ho visto molte palme e poche pagliette. Credo che come città mi faccia schifo, per questo cerco altre città da aggiungere allla mia tournée.

Nota: per scrivere questo messaggio ho dovuto digitare xjugnmxf.

Lajules ha detto...

Ciao a tutti!
Anch'io resisto alla Nutella come Meo: mi sa che e' un difetto genetico.

Per il resto leggo tanti parmigiani, acciughe, e verdure mummificate.
Io sto aspettando che la lattuga che ho comprato 3 settimane fa si disintegri nel sacchetto. Annina, tu che sei chimica dovresti dirmi quali sono le mie possibilita'.

Tutta la mia ammirazione per Fra che si nutre di Kren: roba da cacciatori di taglie!

Lajules ha detto...

Nannini, di Charleston so solo che e' considerata una tipica e accogliente citta' del sud (cosi' conferma il mio consorte). E' anche in mezzo al nulla, a meno che tu non voglia godere di paesaggi semplici.

Se vuoi includere qualche citta', credo che aerei per la Florida non costino granche'. Certo, sempre che ti interessi Miami, con le sue magliette hawaiane, i localini salsa, e le casette rosa fenicottero.

Se non sei stato a New York, io ci farei una scappata. Tanto per ritemperare la malinconia con qualche passeggiata a Central Park o tornando a casa in metro in piena notte.

Mi dispiace per i consigli culinari, ma del South Carolina non so nulla. Ti andava meglio con il nordest, la Louisiana, e l'East Coast. Una dritta: non mangiare italiano.

Ma quando devi andare?

cat ha detto...

il nostro scheletro nel frigo (mio e dei miei figli, che con sommo disgusto se li sgranocchiano anche a colazione, prima del caffelatte!)sono i cetrioli in agrodolce, ce ne facciamo fuori un vaso enorme a settimana! a me piace sgranocchiarli, a nic, il figlio più grande piace ciucciarli tipo ghiacciolo, franz invece li mangia rigorosamente a fettine, infilzandocli col ditino.
Mitico il cren, io lo mangio quando ho il raffreddore, è meglio del vix sinex, saluti cat