25 aprile 2007

IL SOGNO AMERICANO

DI LAJULES

Source: Washington Post

E' da fine Gennaio che al lavoro mi massacrano con scadenze serratissime e progetti al fulmicotone. L'ultimo richiede talmmente tanto lavoro che non saprei come farlo finire ad Agosto, figuriamoci giovedi' prossimo come dice il tabellone. Ma non posso dilungarmi: sono legata dal segreto professionale e dal fatto che a voi lettori non ve ne possa fregare di meno.

Eppure in queste giornate di 18 ore di studio matto e disperatissimo non posso fare a meno di interrogarmi sulla natura del sogno americano. Il sogno americano, quando vivevo in Italia, era un concetto confuso di vaste praterie e solitarie e dignitose armoniche nel vento. Quando mi trasferii a Washington, capii che il sogno americano consiste invece, piu' trivialmente, nella speranza di fare una barcata di soldi grazie ad un'idea geniale. Che so, come produrre una serie di video delle studentesse americane in vacanza quando, ubriache fradice, sventolano le loro magliette e quant'altro davanti a morbosi telefonini con videocam (questo e' Girls Gone Wild). Per un'idealista come me, il sogno americano e' stata una bella delusione.

Io al sogno americano ci credo poco. Ma credo sempre piu' nell'alienazione americana dei cubicoli d'ufficio, delle ferie negate, e nelle fantasie perverse che ne derivano.

In questi mesi affannosi, preferisco quindi fuggire la mia orribile realta' con sogni zuccherini di paesi di marshmellow a forma di coniglietto. Se chiudo gli occhi davanti alle 100 email che sto ricevendo in questi giorni, riesco quasi a sentirli, quei coniglietti colorati, che cantano le loro sibilline melodie. Sono sogni di innocenza e di purezza, che sicuramente potranno essere diagnosticati come sintomo di schizofrenia dal mio prossimo strapagato analista.

NEWS: Per chi volesse bearsi delle altre foto del Peeps Show da cui proviene l'immagine qui sopra, ecco il link al Washington Post.

11 commenti:

Anonimo ha detto...

Credo che il sogno americano sia anche altro, però sì, è soprattutto quello che dici tu. A vederlo da qui è qualcosa che esiste e resiste. Sennò Google come te lo spieghi? e i disperati che varcano i confini Sud?
Cqm è anche necessario poterlo avere, immaginare, qualunque cosa esso sia.

cat ha detto...

ascolta cosa dicono i coniglietti: hai un obiettivo? tienilo fisso, stringi i denti, lavora sodo dimostrando quello che sai fare, in ogni campo; secondo me è questo che ci ha insegnato il sogno americano, l'importante è perseguirlo con fair play.
se non sei d'accordo sgranocchiateli 'sti coniglietti! cat

nonsisamai ha detto...

ciao jules! mi viene in mente 'the pursuit of happyness'(film italiano!), non so se lo hai visto. davvero sembra un vortice questa societa' che se non stai al passo sei fuori, pero' io di sogni americani ne ho gia' visti avverare alcuni. io non ci aspiro pero' ci credo perche' l'ho visto e non c'entra solo con i soldi. forza! un abbraccio

pOpale ha detto...

Tieni duro, cerca di consegnare al più presto e torna in Italia per una sana vacanza nazionalTradizionale!

L'immagine dei coniglietti di marshmellow è bellissima me la rivendo a me stesso per sopportare questi giorni in ufficio. Un abbraccio

Lajules ha detto...
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Lajules ha detto...

lajules said...

Il sogno americano, in effetti, puo' essere meglio di quello da me descritto (guardate qui). qui.

Grazie comunque dell'incoraggiamento: sono commossa e terro' a cuore i vostri consigli.

I coniglietti, per chi fosse interessato, si chiamano Peeps e se riesco mettero' un link al concorso di diorama da cui ho rubato la foto.

Annina ha detto...

Tieni duro laJules. Anche se il tuo sogno americano in questo momento è svegliarti. Splendidi i coniglietti come immagine del prodotto di una mente esaurita.

Lajules ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Anonimo ha detto...

certo che è interessante notare come il sogno americano, lavorare 26 ore al giorno con ferie negate, sia uguale alla realtà cinese, con la sola differenza della speranza economica! e poi odiano il comunismo!

Annina ha detto...

Dimenticavo laJules,
"Forza e coraggio, che dopo aprile viene maggio"! Hai ancora un po' di tempo per cambiare il fotoclick. Arduo non cadere nella banalità (mamma rose & Co).
Damiana, senza ironia, ma cosa c'è di comunista nella RPC odierna?

Anonimo ha detto...

per annina: beh, a buon intenditor poche parole!