23 febbraio 2012

GIAPPONE MON AMOUR/2

DI LAJULES

Vi state preparando al fine settimana, quindi eccovi un semplice post fotografico da leggere in velocità mentre mandate i vostri SMS in giro. Il titolo del post viene dall'originale di Annucci del 2008, Giappone Mon Amour, dove Annucci mostrava le delizie del suo primo viaggio in Giappone. L'anno seguente, Annucci e il suo consorte, Papapolpo, hanno invitato me e il carissimo Psk a ritornare con loro a Tokyo per due settimane. Ovviamente, ci siamo scapicollati. È stata una vacanza piena di rivelazioni e scoperte e, dal punto di vista gastronomico, un vero pellegrinaggio verso la cucina più incantevole del mondo. Ma oltre alle solite meraviglie che il mondo conosce, abbiamo assaggiato diverse follie pure. Eccovene un po'.


LE CREPES DI CREAMY
Molti ristoranti e café giapponesi esibiscono in vetrina delle versioni in plastica delle pietanze servite. Le crepes sono molto popolari (vi ricordate lo stand dei genitori di Creamy?). Non sono all'altezza delle originali francesi, ma si fanno mangiare.

IL PAN CARRÉ MISTERIOSO
Altra vetrinetta. Non abbiamo mai avuto il coraggio di assaggiare questa follia. Sembra una forma di pan carré intera con sopra del gelato con panna e frutta. Se qualcuno può aiutarci a capire cosa sia veramente, gliene saremo eternamente grati.
AGGIORNAMENTO: Ho saputo che il dolce nella foto è una mezza forma di pan carré svuotato, intriso di burro e miele (facoltativi), tostato e riempito di gelato, frutta fresca o frutta secca. La ragazza giapponese che mi ha dato questa spiegazione mi assicura che è delizioso e che sì, è un dessert monoporzione.
LA TORTA MILLECREPES
 Questa meravigliosa torta viene servita nei café di tipo europeo di Tokyo. Si tratta di una torre di crepes (qui ce ne sono 17) inframezzate di panna montata. Mi sembra di ricordare anche un'aggiunta di miele. Questo credo sia uno dei dolci più sfiziosi che abbia mai mangiato.

DOLCETTI MERAVIGLIOSI
Dolci a forma di carineria giapponese, o "pimpinata" come la definisce Annucci. Questo era un delizioso pan di Spagna con crema alla fragola, di una morbidezza quasi inarrivabile per molte pasticcerie.

IL MIO SNACK VIGOROSO
Fettine di calamaro essicate dal "dolce profumo del mare." Io lo sconsiglio come snack per un primo appuntamento, ma per il resto lo promuovo a pieni voti. Acquistabile in edicola.

TRAMEZZINO AL CREME CARAMEL
I tramezzini sono buonissimi! Il creme caramel è buonissimo! Allora perché non realizzare un tramezzino col creme caramel? Sembra un'idea geniale sulla carta, ma questo e' un matrimonio che non s'ha da fare.

LA POESIA DEL CIBO 
Le traduzioni in inglese dei testi dei prodotti alimentari sono follia pura, almeno per noi lettori occidentali. Questa ciambella millecrepe recita, "Un'eleganza vivacemente elegante e avvolta nel silenzio farà crescere riccamente la tua mente." A me basta che non faccia ingrassare.

TUTTA L'ENERGIA DEI GIARDINETTI
Il KitKat al té verde giapponese, o matcha, dal caratteristico gusto di erba. Adoro il matcha in tutte le sue incarnazioni e questo KitKat non fa eccezione.

GUNDAM, GUNDAM, OH-OH!

Quando eravamo in Giappone abbiamo avuto la fortuna di poter andare a celebrare il 30esimo anniversario di Gundam. Ecco la costruzione a grandezza "originale" realizzata per l'occorrenza. Ed ecco anche uno scatto proibito regalatovi da Dead Chef: il sottopalla di Gundam.

18 febbraio 2012

FRITOE VENEZIANE DI CARNEVALE

DI FRANISIA

Da qualche anno, vivendo negli Stati Uniti, abbiamo imparato a dimenticarci del Carnevale.
Si festeggia alla grande solo in Lousiana, a New Orleans, dove tutto si colora di verde, viola e oro.

La folla impazzisce per le collanine di plastica.

Nel resto del paese si organizza qualche festa ad alto tasso alcolico e spuntano nei drugstores maschere, cotillons e soprattutto collanine di plastica da tirare garruli alle signorine che mostano le grazie per accaparrarsene il maggior numero possibile. Resta un mistero il motivo di cotanto accanimento per la bigiotteria che perfino la mia Barbie si rifiuterebbe di indossare, ma ci vorrebbe uno studio antropologico e non abbiamo tempo.

La king cake.

L'unico dolce tipico è la King cake, un ciambellone glassato con un bambino di plastica nascosto nell'impasto. Il fortunato che riesce a sopravvivere dopo aver sputato il famigerato bambinello avrà l'onore di... dare una festa di Carnevale l'anno prossimo, cioè spendere un sacco di soldi in cotillons, liquori e ciambelloni, pulire la casa prima e dopo, insomma, un po' come vincere al Superenalotto.
Per chi come noi è cresciuto a frittelle, chiacchere (galani, bugie, ecc. ecc.), vin brulé e travestimenti c'è poco da festeggiare con una collanina di plastica e  una fetta di ciambella mentre il cuore mugula una tristissima canzone brasiliana.

Mi cimento da qualche anno a friggere qualche leccornia carnevalesca per Sabato o Martedì grasso, e devo dire che le chiacchere (bugie, galani, frappe ecc. ecc.) mi sono sempre riuscite benissimo (la ricetta la trovate su FRALMANACCO: FEBBRAIO). Un anno però per la mia "doccia al bebé", o baby shower, abbiamo provato a fare le fritoe veneziane.

Le fritoe veneziane in tutto il loro splendore.

Sono già passati 4 anni e i ricordi si offuscano, però ricordo che l'impasto era lievitato strepitosamente, sembrava un panettone e tutto sembrava andare per il verso giusto.

L'impasto lievitato alla perfezione.

Poi abbiamo fritto le palline nell'olio bollente e qualcosa non ha funzionato, erano troppo dure, o crude dentro, allora abbiamo avuto la brillante idea di formare dei cilindri arrotolati per dar modo all'impasto di cuocere piu' uniformemente. Il risultato e' stato a dir poco esilarante, avremmo potuto mettere le fritoe in sacchetti di plastica e venderle in cartoleria come scherzo di carnevale.

Il risultato finale...


Ma che bontà, ma che cos'e questa robina qua, cioccolato svizzero?

Ovviamente non le abbiamo servite, ma proveremo stoicamente a rifarle.

Alla prossima, e buon Carnevale!

12 febbraio 2012

FRALMANACCO: FEBBRAIO

DI FRANISIA

Rieccoci su Dead Chef al nostro appuntamento mensile. In questo mese ci dedichiamo ai piatti decadenti e ai fritti del Carnevale, accompagnati da zuppe e verdure bollite per ritrovare la regolarità, come direbbe la pubblicità di uno yogurt qualunque. Durante il Carnevale si mangia e si beve a volontà, non ci sono restrizioni. il pentimento verrà dopo, sia esso di matrice religiosa o di prova bikini, non sta a Dead Chef giudicare. Il mare è coperto di neve e di ghiaccio e il prete fa finta di non vedere, travestitevi e uscite a divertirvi, non è forse questo lo spirito del Carnevale?




Annucci e Franisia da bambine. I costumi sono tutti fatti in casa da Valeria.

Che accoppiata, quello a destra e' il Tenerone (Luigi).

Festa di carnevale in casa tra amici. I bambini? Sono a letto.

Il frigorifero! Non poteva mancare su Dead Chef.

Pulcinella ed il bebe' di quarant'anni.

Valeria sfoggia un fisico da odalisca.



FEBBRAIO                                                                                          

Mese: Freddo

Appetito: Feroce per via del freddo, in tentazione costante a causa delle leccornie golose del Carnevale e spensierato prima del "pentimento" pre-pasquale della Quaresima.

VERDURA E FRUTTA DI STAGIONE

Carciofi: Togliere le foglie esterne più dure, raschiare i gambi, togliere l'eventuale barbetta e tagliare a spicchi. Mettere in un recipiente con acqua acidulata e tenere in ammollo per un'ora o due. Si cuociono stufati in padella: Far soffriggere olio, aglio e prezzemolo in una padella, aggiungere i carciofi, mescolare, salare e pepare. Aggiungere un bicchiere di vino bianco. Far evaporare per pochi minuti, abbassare la fiamma e cuocere per 20 minuti con coperchio. Togliere il coperchio e far rosolare a fuoco vivo per pochi minuti. Si fanno anche fritti, vedi ricetta in Antipasti.

Barbabietole: Si cuociono al forno (o si comprano già cotte, una scorciatoia utilizzata sempre da Valeria), poi si tagliano a fette e si condiscono con pepe, sale, olio e aceto.

Patate: Uno stuzzichino invernale e appetitoso in linea con i fritti tipici di Carnevale sono le crocchette di patate. Lessare le patate, passarle nello schiacciapatate, aggiungere burro, sale, un uovo intero, parmigiano e noce moscata. Formare delle palline o dei cilindri, infarinarle leggermente, passarle nell'uovo sbattuto e nel pangrattato e infine friggerle.

Costa: Cuocere in padella col burro. A cottura ultimata aggiungere del parmigiano.

Catalogna: Bollire o cuocere al vapore, poi condire con aglio e olio. È buona servita anche a temperatura ambiente.

Cavolo nero e rape: Vedi ricette per le zuppe.

Mele

Pere

Arance, mandarini, mandaranci, pompelmi


RICETTE                                                                                             

Antipasti: Un'amica di Valeria ha offerto ad una cena delle fette di bresaola spalmate con formaggio morbido tipo philadelphia, poi arrotolate e legate con 2 fili di erba cipollina.

Carciofi fritti in pastella: Pulire e preparare i carciofi come al solito, poi tagliare a fette abbastanza sottili e preparare una pastella con un uovo, 3 cucchiai circa di farina, latte q.b. e sale per ottenere una pastella piuttosto fluida. Cuocere in olio abbondante e non toglierli immediatamente dal fuoco, bisogna dar loro il tempo di cuocere. Da provare anche con cavolfiori, broccoli e zucca tipo tempura giapponese o con foglie di salvia.

Arancini di riso: Si può far bollire del riso o meglio ancora utilizzare del risotto avanzato, aggiungere un uovo intero, parmigiano, pezzetti di formaggio, salame, prosciutto. Formare delle palline, passarle nel pangrattato e friggerle.

Zuppe di legumi e minestroni: A questa ricetta si possono aggiungere o sostituire verdure e legumi a piacere: Una cipolla, due carote, due coste di sedano, 350g di cavolo verza, una patata, due rape medie, 150 di borlotti sgranati freschi, un ciuffo di prezzemolo, 150 gr di pastina piccola tipo orzo, 2 salsiccie (non abbiamo resistito neanche stavolta, vabbè, è Febbraio) olio, sale e pepe. Spellare e sbriciolare le salsiccie e farle rosolare nell'olio, unire la cipolla affettata grossolanamente, il cavolo spezzato con le mani, i fagioli, metà del prezzemolo tritato e le verdure rimaste tagliate a tocchetti, coprire con 2 litri e mezzo di acqua bollente salata. Cuocere per 45 minuti, aggiungere la pastina e portare a cottura. Aggiungere pepe, prezzemolo e olio crudo.

Caciucco alla livornese: 2 chili e mezzo di pesce da zuppa (gallinelle, cappone, scorfano, seppie) 500g di cozze, pomodorini, prezzemolo, mezzo litro di vino bianco. Pulire le cozze, metterle in padella con olio e un bicchiere di acqua, lasciare schiudere a fuoco vivace, togliere i molluschi e mettere da parte. Pulire i pesci, tagliare a pezzi quelli grandi e lasciare interi i piccoli. Scaldare nell'olio un trito di aglio, prezzemolo, peperoncino, sale e pepe, dorare la cipolla, versare il vino e far evaporare. Aggiungere le seppie, i pomodori aggiungere e far sobbollire per 10 minuti. Unire i pesci a carne più soda, aggiungere acqua calda, cuocere a fuoco vivo per 10 minuti. Aggiungere i pesci più teneri e cuocere 20 minuti, per ultimo unire i molluschi. Strofinare dell'aglio su alcune fette di pane casereccio leggermente tostato mettere sul fondo della ciotola e corpire col caciucco

Polenta e baccalà: Mettere lo stocafisso in ammollo, troverete tutte le istruzioni per il procedimento qui. Una volta ammollato farlo scottare nell'acqua bollente (alla quale avrete aggiunto sedano e cipolla) e toglierlo dopo un minuto o due. Pulire il pesce, togliere la pelle, levare le lische, tagliarlo a pezzetti e aggiungerlo al soffritto di aglio e prezzemolo. Far dorare ed aggiungere mezzo bicchiere di vino bianco, far evaporare, salare e pepare. Aggiungere poco alla volta almeno un litro di latte intero e far sobbollire per un ora e mezza, sempre aggiungendo il latte. A fine cottura non deve risultare troppo liquido. Scaldare dell'olio in una padella, far imbiondire della cipolla affettata con un poco d'acqua, poi aggiungere 5 o 6 acciughe sotto sale, levare la lisca, tagliare a pezzetti e far sciogliere con la cipolla. Rovesciare il preparato nella pentola con il baccalà. Dare un'altra giratina d'olio. Servire con polenta bianca piuttosto fluida.

Dolci tipici delle feste:

Chiacchere, crostoli o galani di Carnevale: 350 g di farina, 3 uova, 50 gr di burro, 40 gr di zucchero, 3/4 cucchiai di grappa, zucchero a velo, abbondante olio per friggere, sale. Mettere la farina a fontana e al centro unire il burro a pezzetti, lo zucchero, le uova sbattute, la grappa e un pizzico di sale. Lavorare a lungo l'impasto fino a renderlo liscio ed elastico. Formare un panetto, coprirlo con un telo e farlo riposare per 30 minuti. Stendere la pasta allo spessore di mezzo centimetro, continuare a ripiegarla e a stenderla fino ad ottenere strisce di sfoglia sottilissima (usate la macchina per stendere la pasta se non siete una signora modenese). Tagliatele a losanghe o a strisce oppure annodatele senza stingere troppo. Friggere in abbondante olio d'arachidi rigirandole una volta, farle dorare, fate assorbire l'unto in eccesso e cospargetele di zucchero a velo.

Tortelli: I tortelli milanesi si trovano qui.

Frittelle di mele: Sbucciare le mele, privarle del torsolo e tagliarle a rotelle con il buco in centro. Fare una pastella come quella per le verdure, ma con meno sale e friggerle. Aggiungere zucchero semolato sulle frittelle calde. Oddio, svengo.

Cliccate qui per altri dolci tipici di Carnevale.

Ci vediamo a Marzo!

07 febbraio 2012

AMERICANA 15: QUELLA UNTA DOZZINA

di LAJULES

Difficile da costruire e da digerire.
Eccoci al quindicesimo episodio di Americana, la serie che mostra gli orrori della cucina americana degli anni '70 attraverso il ricettario a schede della compagnia Betty Crocker. La scheda di oggi è intitolata Cold Meat Morsels, che si traduce come "Bocconcini di affettati" e non, letteralmente, come "Bocconcini di carne fredda". Ma anche una traduzione letterale del titolo sarebbe più appetibile delle ricette vere e proprie suggerite dalla Betty sul retro di questa scheda.

Quella che vedete nella foto si chiama Salami Wedges ("spicchi di salame") e si realizza spalmando del cream cheese―il Philadelphia appartiene a questa categoria―su 12 fette di salame per realizzare queste torri di orrore (nella foto le fette sono solo 10... codardi!). Allora, io sono un'amante del salame come qualsiasi altra lettrice di Dead Chef*, ma qui non si tratta mica di salame ungherese di qualità, ma dell'orrendo salame americano  che secondo me è il vero esempio di mystery meat. Altro che hot dog! Il mio giudizio su questa ricetta non può essere che una bocciatura su tutti i fronti. Anzi, giusto perché quest'anno ho promesso a me stessa di essere meno str@nza, aggiungo un piccolo "+" al mio voto finale perché non deve essere semplice tagliare questi bocconcini in spicchi così perfetti. (Anche se poi penso che ci sia voluto un coltello super-affilato da vero chef, e mi chiedo perché una persona che spenda tanto in coltelli poi si riduca a mangiare cibo da scomesse).

Un'altra ricetta sul retro della scheda si chiama Braunschweiger Kabobs e mi rattrista parecchio che non sia stata scelta per la foto. Si tratta infatti di uno spiedino di Braunschweiger (ovviamente non originale) tagliato a cubetti, con pezzetti di ananas, ciliegie da cocktail e formaggio Cheddar. Anche qui, qualcuno ha perso una scommessa.

Ma come in quasi ogni post della serie Americana, anche qui Dead Chef ha una confessione da fare. Alle medie, la mia merenda preferita per la ricreazione era un panino al salame ungherese e mascarpone che mi portava un mio compagno di classe (i miei genitori non mi avrebbero mai permesso uno snack di tale follia). Cari lettori, spero questa mia ammissione non vi spaventi. A meno che anche voi non abbiate una confessione culinaria da sfogare. Sono tutta orecchi.

*Leggetela come volete.

03 febbraio 2012

NON SOLO DEAD CHEF: CESARE COLONNESE

di LAJULES

Con questo post voglio inaugurare una serie su chef che ammiro, blog e siti di cucina che mi sfiziano e altre cose a cui non ho ancora pensato. Insomma, saranno post di farina del sacco altrui. Oggi voglio segnalare una perla veneziana che si chiama Cesare Colonnese (ecco il suo blog e il suo sito ufficiale), che cura una serie di video sulla cucina veneziana parlando strettamente in dialetto. Colonnese è veramente eclettico come si definisce nel blog, e infatti è anche un autore e attore teatrale... Insomma, un tesoro da scoprire.

La serie sulla cucina è prodotta dal sito www.venessia.com, che per me racconta PERFETTAMENTE la cultura veneziana moderna―ben lontana dalla visione che ne hanno gli stranieri. Ecco una manciata di video con alcuni classici di una delle cucine più meravigliose d'Italia e quindi del mondo.

Sardee in saor

Bigoi in salsa

Mozzarelle in carrozza*

Frittelle alla veneziana

Questi video non vi bastano? Bravi! Allora cuccatevi anche i risi e bisi, il fegato alla veneziana, i nervetti con la cipolla e la pinza.

In chiusura, una ricetta che Dead Chef si vergogna di non aver creato! I "fusilli del nemico", il "piatto ideale da servire a chi si autoinvita all'ultimo momento". Vi prego, guardatelo. Fantastico!
I fusilli del nemico

*Lo so, lo so, le mozzarelle in carrozza non sono originarie di venezia, ma sono un cicchetto classico che si trova dappertutto e che i veneziani amano alla follia.