La scorsa domenica sono andata dalla nostra amica L. a cogliere fichi nel suo micro-giardino. Negli ultimi mesi, ben due alberi di fico sono cresciuti piu’ che rigogliosi quasi senza cura nel retro di casa sua. Uno dei due fichi, mi assicura L., era solo un rametto rinsecchito proveniente dalla Sicilia che era stato gettato nell’erba. Da bravo italiano immigrante, il fico si e’ adattato ed ha prosperato.
Sciocchezze a parte, il fico e’ una pianta antica e piena di storia e mistero, E’ anche una pianta curiosa, visto che il fiore si trova all’interno del frutto. Per descrivere un’impresa impossibile o inutile, in India dicono infatti, “e’ come cercar fiori in un albero di fico.” Non c’e’ da stupirsi quindi se, con tutta questa tradizione, oggi non sia possible ammirare la bellezza maschile senza che questo magico frutto venga invocato.
Questa prospettiva toglie 30kg a chiunque.
Oggi il fico e’ popolarissimo. Viene impiegato secco nei dolci, diventa un’ottima marmellata di sicuro effetto, e accompagna formaggi e miele di vario genere. Io preferisco sempre mangiarlo cosi’ com’e’, e preferibilmente a dozzine. La cosa migliore sarebbe gustarlo seduti sui rami tortuosi del suo bell’albero, ma questo rimarra’ per molti solo un bellissimo ricordo di’infanzia.
6 commenti:
Da piccola a Visinale mangiavo i fichi appollaiata sull'albero, in un punto preciso i rami si divaricavano formando un comodisso seggiolino.
Sempre a favore del frutto in questione vorrei dire che ha pochissime calorie ed è consigliato nelle diete!
Io pensavo che il fico fosse sconsigliato per il livello di zucchero altissimo... Con questi cibi miracolosi non ci capisco piu' niente. Decido di schierarmi con la Anna e mi ingozzo di un sestetto di fichi che mi sono portata al lavor. Gnam. Gnam. Gnam. Gnam. Gnam. Gnam.
anch'io, nella vecchia casa avevo un albero di fichi,(fichi verdini, piccoli, precocissimi e sempre con una goccia di miele cristallizzato, ahhh!) ma ero troppo ciccio per poter stare appollaiato su un ramo (ero un bambino obeso, ora sono un adulto...con le ossa grosse!), così mi ero costruito una "figaroela" (come la chiamava mio nonno mantovano...ma quanto sono presenti i nonni in questo blog!?)con un vecchio barattolo di latta inciso a v, e una canna di bambù.
La mia proma marmellata l'ho fatta proprio con i fichi verdini di quell'albero che ora non c'è più (sostituito da un nespolo, a sua volta sostituito da un albicocco) saluti golosi cat
PS. la foglia di fico rappresenta il pudore proprio per il fatto dei fiori nascosti!
E' vero che i nonni sono molto presenti in questo blog. Sara' che l'arte della cucina si sta perdendo (specialmente l'arte di presentare un pranzo di Natale da 18 portate tutte alla giusta temperatura), e che i nonni sono gli ultimi detentori di tale abilita'.
Per rimanere in tema, credo che ci tocchera' scrivere un post sulla Coppa del Nonno, il gelato che mi faceva inorridire da bambina. Io credevo di essere giusta con un Maxistecco da mezzo chilo, e ancora piu' giusta col Dinamite, il ghiacciolo al limone con lo stecco di liquirizia. Ma ne parleremo...
Annucci, scrivi qualcosa questo w-e perche' Franisia ed io siamo a Seattle a rimembrare capelloni, anfibi e flanelle.
Ode al fico, l'unico frutto che mangio per gola e non perchè è ricco di vitamine e fibre! Ma attenzione ai rami del fico (come mi raccomandavano i miei genitori, incuranti del fatto che da bimba pesavo meno di un gatto): sono teneri all'interno e i più sottili potrebbero spezzarsi sotto il vostro peso. E attenzione anche al latte di fico, che una leggenda metropolitana vuole abbronzante ma che in realtà provoca solo delle belle ustioni! (Mai capito se chi ha messo in giro la suddetta leggenda lo abbia fatto apposta)
Ancora convinta che il frutto fatale fosse una mela? E come lo spieghi che da quell'albero i due incauti progenitori riescono a strappare una foglia ... di fico? Qualcosa non torna.
Posta un commento