29 marzo 2007

Mon petit déjeuner

DI LAJULES

Gli Stati Uniti hanno strani sentimenti per la Francia. Il sentimento che ha prevalso negli ultimi anni, mi duole rivelarlo, è quello di odio e disprezzo. La Francia non ha appoggiato la guerra in Iraq, e da queste parti c’ è chi ha tentanto di ribattezzare le patatine fritte da French fries a Freedom fries. Durante la scorsa campagna presidenziale, i canali televisivi della Fox accusavano il candidato democratico Kerry di essere troppo “French,” in opposizione alla rude mascolinità cowboy di George W. Bush, il primo presidente americano con il cervello di scimmia. Nonostante i francesi abbiano ricoperto gli Stati Uniti di regaloni quali la Statua della libertà e 2 milioni di chilometri quadrati di terra (l’incredibile Louisiana Purchase, la più grande sola della storia), qui i nostri cugini sono considerati snob, antipatici, presuntuosi mangiatori di rane. Insomma, la stessa fama che hanno spesso anche in Italia.

Gli Stati Uniti pero’ mostrano anche sentimenti ben diversi. Consapevoli di essere i truzzoni ignoranti e sciatti del pianeta, gli americani venerano ogni cosa che sia francese con un senso di ammirazione profonda e dolorosa inferiorità. La zuppa di cipolle è rintracciabile ovunque; i bistro francesi sono sempre affolatissimi; i film francesi sono sexy per definizione; e l’accento francese, impossibile per gli americani da imitare, è il suono perfetto dell’eleganza negata all’emisfero occidentale. Una recente mostra alla National Gallery di Washington intitolata Cézanne in Provence attiro’ migliaia di estasiati visitatori da tutto il paese. Fosse stato, che so, Cézanne in Baviera o Cézanne in Lomellina, la reazione sarebbe stata ben diversa. Un critico d’arte sospirò allora la grande verità: “If you French it, they will come.”

Il momento della giornata in cui la Francia è piu’ amata negli Stati Uniti è la colazione. In moltissimi diner troverete infatti croque madame e mousieur, croissant ripieni di prosciutto, il caffè fatto con la French press, e spesso anche crepes dolci e salate. Ma il piatto più celebre è uno ed uno soltanto: l’onnipresente French Toast. Il French toast altro non è che pane a fette inzuppato di latte e uova e finalmente, fritto. Qui ci aggiungono anche vaniglia, cannella, panna, e marmellata per una mazzata zuccherina che le vostre arterie non dimenticheranno facilmente. Spesso delizioso, per lo più stomacante, il toast francese è ormai una mattonata più americana della salsa barbecue.

Vi lascio quindi con la ricetta di una colazione coi controfiocchi per celebrare l’amore e l’odio per chi ci rubò la Gioconda e ci prese a testate nello stomaco nella finale della Coppa del Mondo. La ricetta, poi, è qualcosa di speciale, perché è quella che Alec usa in qualche fortunato sabato mattina quando mi prepara la colazione. Forse è inutile dirlo, ma il French toast di Alec è mille volte più buono di abbia mai mangiato fuori. Il segreto di Alec è usare, al posto del pane bianco in cassetta, del pane casereccio alla buona. Invece della cannella a cucchiaiate c’è poi un pizzico di noce moscata. E invece della clientela starnazzante del brunch, c’è una mogliettina italiana con il cuore e lo stomaco più grandi del mondo.



FRENCH TOAST

2 uova, una tazza di latte, un cucchiaino di estratto di vaniglia, noce moscata, pane casereccio, olio di arachidi, zucchero a velo, sciroppo d’acero

Versate un po’ d’olio di arachidi in una padella (usatene un po’ piu’ di quanto vorreste). In una ciotola, sbattete le uova col il latte, la vaniglia, la noce moscata. Inzuppate le fette di pane e friggetele su entrambi i lati finché non sono belle dorate. Togliete il pane dalla padella e appoggiatele su della carta assorbente. Dividete le fette di pane sui piatti, cospargete di zucchero a velo, e servite ai vostri ospiti insieme a una bottiglia di sciroppo d’acero. Io dello sciroppo d’acero faccio anche a meno, ma da come Alec scuote la testa sconfitto quando rifiuto il bottiglione, so di essere nel torto.

23 commenti:

Marco Inzitari ha detto...

Diciamo che questo senso di invidia ed inferiorità verso i francesi ce l'hanno un po' tutti, tranne noi, che all'estero ci sentiamo inferiori a tutti, e in casa li sbeffeggiamo sentendoci i migliori.

D'altra parte, hai ragione: gli americani hanno un po' la tendenza a catalogare...il mio former coinquilino tedesco mi faceva notare come qui germanico sia sinoninmo di alta ingegneria: dalla macchina, magari americana, alle lamette da barba la pubblicità si fregia di ingegneria tedesca. E noi siamo sinonimo di cucina casereccia, tracimata poi in catene dozzinali, e mafia (vedi Sopranos).

Una cosa non capisco. Uno dei tipi di caffè americano è il cosiddetto French roast...nessuna miscela invece richiama l'Italia (per fortuna). Ma da quando i francesi sanno fare il caffè?

Annina ha detto...

Alec fa bene a scuotere la testa sullo sciroppo d'acero. Quanto a me, il mio unico rammarico è che non esistano in Italia cibi semi-dolci e spugnosi, come i pancakes e il French toast, adatti ad accompagnarlo (naturalmente, sarò felice di essere smentita).

papapolpo ha detto...

Gradirei delle scuse da parte dell'America per ritenere la Lomellina una terra meno interessante della Provenza.
In quanto abitante di tale Terra chiedo all'ambasciatore Lomellino a Washington di intervenire in difesa del nostro territorio, tradizioni e piatti tipici (salame sotto grasso, prosciutto d'oca, e ogni tipo di risotto).
Per quel che riguarda l'accostamento della nostra terra ai territori Transalpini vorrei solamente dire:
GRANDE MATERAZZI!!!! TIE' ZIDANE PRENDI A CAPOCCIATE STA M.....A!!!!
distinti saluti
Un onesto lavoratore lomellino

papapolpo ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
Ileana ha detto...

Io ho assaggiato i French toasts stamattia per la prima volta in un tipico diner americano..buoni, ma sento che non mangero' nulla fino alla prossima era geologica! ;)

Lajules ha detto...

Marco Inz, il French roast e' un mistero anche per me. Ma preferisco che gli Americani storpino qualcosa di francese (hai mai letto il menu dell'Olive Garden?).

Annina, anche secondo me non c'e' nulla come i pancakes in Italia, e mi dispiace.

Papapolpo, il mio commento alla Lomellina era un'esca, ed eccoti qua.

Ile, buona digestione, anzi, in bocca al lupo.

Marco Inzitari ha detto...

Mi vanto di non essere mai stato all'Olive Garden, per ora. Che c'è scritto?

Ah, non c'entra niente, ma il megafono non era mio, e saresti dovuta venire a Pittsburgh il sabato successivo, per vedere la scena. Purtroppo o per fortuna è stata una cosa estemporanea, mai avrei immaginato...

Anonimo ha detto...

Io, almeno su una cosa, non riesco a dar torto agli americanazzi: non tutti, ma molti film francesi sono sexyssimi per definizione. La bocca di Jeanne Moreau, certe volte, ancora me la sogno di notte.

Lajules ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Garrett ha detto...

della Francia amo quel loro modo di parlare sussurrato,le baguette, i capelli di Mireille Mathieu e il loro "provincialismo"...il french toast? mai mangiato...lo trovo impegnativo.
PS papàpolpo bentornato!

papapolpo ha detto...

che me fai i trucchetti lajules?
sono polpo e alle esche abbocco (soprattutto agli stracci bianchi infilati in una bottiglia di plastica vicino agli scogli).
x loulou : grazie!

cat ha detto...

il tost francese me lo ricordo dai tempi di kramer contro kramer! la mattina dopo aver visto il film, provai a realizzarlo, credo di avere avuto 14 anni, uscì una fettunta che ancora devo digerire.
bravo alec per la scelta del pane casereccio (non credevo si trovasse in ammeriga) ma scusa, se francese deve essere francese sia: via l'olio di arachidi, tsè, e giù duro di burro!
lajoul perchè non ti piace lo sciroppo d'acero?
comunque in italia esistono alcuni cibi spugnetta, tipo i testaroli della zona di spezia, delle specie di spugnette dei piatti imbevute di pesto (o era il cuoco scarsissimo o i testaroli sono veramente orendi, con una ere sola!, non ho mai avuto voglia di verificare) saluti moolto francesi, cat

Annina ha detto...

Cat: non conosco i testaroli benchè sulla cucina ligure io sia partigiana... però non molto adatti allo sciroppo d'acero, mi par di capire.
Anche a me leggendo il post è venuto subito in mente Kramer contro Kramer, anche perchè prima di vedere quel film non avevo alcuna idea di cosa fossero i French toast; però se ben ti ricordi la prestazione di Dustin Hoffman non lasciava ben sperare.

cktc ha detto...

Il french toast? Sono i non francesi a saperne parlarne meglio di noi ;-)
E' ottimo, sono d'accordo con te [e non ho assaggiato quello di tuo marito che sembra ancora più buono ;-)], ma non ha niente a che vedere con il nostro pain perdu. Ha del francese solo il nome dato dagli americani, appunto per fare "chic".
Ho vissuto anch'io negli S.U. e ricordo che la Francia all'epoca faceva una politica di comunicazione li' che aveva chiamata (a torto) "French Audacity". All'epoca ci odiavano perché la Francia non aveva permesso all'aviazione americana di attraversare il nostro territorio per bombardare la Libia (sempre le stesse storie di geopolitica). Ricordo che mi parlavano solo di quello. E al posto di fare una comunicazione più diplomatica, è vero, era sbagliato da parte del nostro governo di stuzzicarli con la parola "audacity". Non ci amate tanto all'estero anche se in fondo amirate la Francia, e si capisce perché è vero che il francese all'estero è insopportabile di troppa presunzione. E un certo tipo di francese è anche cafone all'estero e mi fa spesso vergognare.

Non pensare che io sia la solita francese con la puzza sotto il naso ;-) Cmq il mio sogno americano è morto quando ho visto tante persone anziane lavorare duro perché il sistema li' non li permette di avere una pensione decente. Ma fra poco il sistema francese assomiglierà a quello americano. Importiamo sempre le cose peggiori di Uncle Sam. Tanti francesi sognano ancora degli S.U.

E' molto carino il tuo toast... ops il tuo post ;-) Lo penso sinceramente.

Take care

Craw craw (verso dei francesi)

PS:
1. Per l'aneddoto, l'insalata russa da voi si chiama macédoine da noi e si chiama insalata francese in Russia ;-) Et la boucle est bouclée ;-)
2. E' vero non sappiamo fare il caffè ;-)
3. La pasta francese scotta, in contorno (si, si!) non è il massimo dell'eleganza ;-)
4. Il nostro accento è insopportabile e Peter Sellers ci prendeva in giro appunto per quello
5. Io sono innamorata pazza dell'Italia e continuo ad esserlo nonostante le freccine che sento tutti i giorni verso i francesi. Come hai fatto a lasciare il paese più bello del mondo (lo penso)?! Cmq se abiti Georgestown, è un posto molto carino.
6. Scusa per la lunghezza del messaggio, non riesco ad essere sintetica con il mio italiano approssimativo

Annina ha detto...

ciao cktc, allora forse ci potrai delucidare anche sulle French fries? E com'è il pain perdu?

cktc ha detto...

Scusa, mi sono espressa male. Il pain perdu, cugino francese del french toast ;-), non è mica tanto eccezionale, era quello che intendevo. Il french toast (quello americano quindi) è stato concipito in uno spirito molto elaborato (la ricetta di Lajules è molto carina e fa venire l'aquilina in bocca) mentre il pain perdu è basico (anche se buono).
Una colazione 100% francese è quella con la baguette, il burro, la marmelata, il miele, le mitiche madeleine, latte con caffè; abbiamo aggiunto i croissant, i panini al ciocolatto, le brioche, che questi si chiamano "viennoiseries" (li abbiamo rubati tempo tempo fa). Cmq ora la nuova generazione mangia sopratutto i corn flakes ed altre cereali con latte ;-)... questo si chiama la globalizzazione della colazione ;-)

Da noi si dice che la "frite" (patatina frita) è belga :-) Ma è vero che se chiedi a un francese all'estero cosa vuol mangiare, non sarà per niente originale e chiederà il solito "steak frites", niente a che vedere con la "Nouvelle Cuisine" ;-) e con l'equazione francese = raffinato ;-)

3F (french food fashion) ;-)

Scusate ancora, non riesco a fare "corto" e non voglio passare per la prepontente francese ;-)

Garrett ha detto...

lajules butta un'esca anche per Nannini,è latitante da un pò...oppure ha attraversato l'oceano...?

Labelladdormentata ha detto...

Mah, la mia mamma non è mai stata in Francia, però quando eravamo piccoli capitava abbastanza spesso che per merenda ci facesse il pane bagnato nel latte e poi fritto, nel burro ovviamente. Poi lo cospargeva di zucchero, perchè a Bologna lo sciroppo d'acero 30 anni fa non si sapeva nemmeno cosa fosse! Era una delle mie merende preferite.
Cktc, il tuo italiano è davvero buono! Vorrei saper parlare francese così! Invece ho dimenticato anche quel poco che sapevo. Prima o poi ricomincerò ad andare a lezione.

Lajules ha detto...

Davide Malesi: Jeanne Moreau e' la mia attrice prerita! E la trovo anche la piu' bella delle belle. Ottimi gusti.

Cat: Il French toast di Kramer contro Kramer non lo ricordo. Pero' ricordo una colazione di Stregati dalla Luna. Una sciura ital0-americana faceva un buco in una fetta di pane, la metteva in padella, e nel buco ci scodellava un uovo intero. Che sogno!

cktc: Alla faccia dell'italiano approssivativo! Scrivi benissimo, meglio di noi 4 messe insieme! Grazie mille per le dritte e dilungati pure. Adoro le informazioni di prima mano, specialmente se culinarie. Un saluto da un'altra mancina.

Loulou: L'ultimo commento che ho lasciato sul blog di Nannini e' cosi' cretino che credo non lo sentiremo mai piu'. Peccato.
Cmq complimenti per la foto: ti vedo sempre splendida e in ottima compagnia.

BellaAddormentata: Il pane fritto nel latte non lo conoscevo. Hai la ricetta? Perche' mi sa che questa non me la devo perdere.

Marco Inz: All'Olive Garden non ci mettero' mai piede. So che fanno la pasta Alfredo con sopra i petti di pollo... AAARRRGGHH!

Labelladdormentata ha detto...

Lajoules, mia mamma bagnava le fette di pane raffermo in un miscuglio di latte e uova e poi le friggeva nel burro sciolto in un padellino, le scolava e le cospargeva di zucchero semolato, tutto qui. Per me erano una leccornia! La versione salata invece, che veniva fatta quando preparava il suo mitico fritto misto, erano le fette di pane raffermo fritte nell'olio o, meglio, nello strutto, e poi salate.

Annina ha detto...

Cara cktc,

non ti sei espressa male! Ero proprio curiosa di capire cosa fosse il pain perdu, che non avevo mai sentito nominare!
A me la ricetta della belladdormentata sembra uguale French toast, al netto delle spezie.
Lajules vado subito a leggere il tuo commento da Nannini, giusto per rinnovare la tua vergogna.

cktc ha detto...

Evviva le mancine allora ;-) E grazie per la vostra gentilezza, siete troppo carine con le parole!

Ciao Belle [addormentata e non addormentate ;-)],
Siccome la ricetta del "french toast" che ci regala Lajules è molto raffinata, dicevo che quella del "pain perdu" è molto più basico (cara Belle au Bois Dormant, hai dato la ricetta francese... dal resto come indirettamente l'avevi data tu Cat, parlando di come lo faceva Dustin per il suo piccolino in Kramer contro Kramer).
Jeanne Moreau era molto sexy... "Has been" si dice anche per le donne? ;-) Non voglio rovinare il sogno di Davide, ma forse non l'ha più rivista da un bel po' ;-) Cmq non si puo' fare miracoli a 79 anni nonostante la chirurgia estetica e sarà per sempre una Grande Dame del cinema francese e adoriamo tutti in quanti il suo modo di recitare e di cantare

PS: Lajules, un giorno se puoi, lo farai un post sul Brunch? Questo per me è un ottimo ricordo delle domeniche mattine negli S.U.

Anonimo ha detto...

Complimenti CHEF... bel blog

Non ho molto da aggiungere, ma mi piacerebbe ricordarvi che NOI stiamiamo i francesi ma non li amiamo, LORO ci amano ma non ci stimano..

Un saluto dalla community degli amanti del BBQ!

carnealfuoco ricette barbecue