DI LAJULES
Oggi parliamo di usi insoliti di Sparkling Sodas (bibite gassate effervescenti). Le ricette descritte sul retro della scheda si riferiscono alle cosidette ice-cream sodas, o floats, ovvero dei dessert a base di gelato affogato in una bibita gassata. Il gelato, a dirla tutta, non si potrebbe definire affogato, visto che galleggia (float) appena sotto la palla di schiuma frizzante della bibita prescelta. Nella foto, potete ammirare un bambino probabilmente nato nello stesso anno di Alec alle prese con una Grape Ice-Cream Soda realizzata con 2 palline di gelato alla vaniglia e un bicchiere di soda all'uva.
Io non sono sicuramente un buon giudice di questa ricetta americana, visto che evito le bibite gassate da ormai moltissimi anni per il saporaccio e la sete sahariana che mi lasciano dopo averle consumate. Ma per chi fosse interessato, ecco qualche informazione utile sulle ice-cream sodas: La ricetta è americana e nasce alla fine del 1800 a Philadelphia. Ottiene subito un successo strepitoso e viene proposta in mille varianti. Tra le bibite utilizzate per le ice-cream sodas c'è il seltzer, la Coca-Cola, la Sprite, il Ginger Ale, la Root beer (ne riparleremo) ed altre bibite gassate alla frutta di cui l'Italia è sempre stata all'oscuro. L'esempio più famoso è la chocolate ice-cream soda, preparata con gelato alla vaniglia, sciroppo al cioccolato, seltzer, panna montata e una ciliegina al maraschino. Non sono mai riuscita ad assaggiare questa specialità, probabilmente perché è passata un po' di moda. Giudicate voi.
Ho notato solo adesso che la ricetta appartiene alla serie "Recipes Children Can Make" (ricette che possono fare anche i bambini). Miraccomando, bambini: potere non è dovere.
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