21 agosto 2006

Un sabato qualunque, un sabato italo-americano...

BY LAJULES

Sabato pomeriggio Franisia ed io abbiamo realizzato il sogno di tutti gli italiani all’estero: dare una lezione di cucina al paese ospitante. La ricetta prescelta? I gloriosi gnocchi. Gli gnocchi sono un piatto ovviamente amatissimo in America, forse perche’ hanno quella semplicita’ e morbidezza infantili e quella pesantezza innata che li rendono una versione elegante del locale junk food (cibo spazzatura). A dir la verita’, esiste un’espressione ben definita per questo genere di cibo un po’ mattone, un po’ rassicurante: comfort food. Il comfort food e’ quel cibo che amiamo da quando siamo bambini, e a cui ricorriamo nelle cene allegre ed informali e nei momenti di buia disperazione. In America gli spaghetti sono il perfetto comfort food. In Italia abbiamo gli gnocchi, il riso al latte, la carne alla pizzaiola, il pasticcio... Va bene, questo e’ il mio comfort food, e non esistono pietanze che mi rendano piu’ profondamente felice, e che mi facciano sentire a casa. Ma torniamo agli gnocchi di sabato.



Le studentesse della nostra lezione non erano le classiche americane. Entrambe di origini italiane, Dawn e Julie hanno un gusto innato per il buon cibo e per la buona cucina ma, ahime’, sono nate in terra semi-ingrata che le spinge alla continua ricerca di sfizi gastronomici. Per questa ragione, diventare esperte nell’arte degli gnocchi era il loro sogno di sempre.


Armate di buona volonta’, libri sacri di cucina, e amor patrio, Franisia, Lajules, Dawn e Julie hanno realizzato piu’ di 2 kg di gnocchi colorati: verdi al basilico, gialli allo zafferano, e rossi alla barbabietola. Per i tre gusti sono stati poi escogitati condimenti diversi: gli gnocchi al basilico avevano un sugo di pomodorini freschi; quelli gialli una salsa di zucchine e gorgonzola; gli gnocchi rossi (piu’ qualche manciata di gnocchi gialli e verdi) avevano, una spadellata di porri e pinoli. Cosa dire: grazie al ricettario di Sale e Pepe gli gnocchi sono venuti perfetti. Il segreto e’ usare le patate giuste e il giusto quantitativo di farina, in modo che gli gnocchi non si sciolgano nell’acqua o non si trasformino in una sassaiola.


Il pranzo e’ stato un successo, e la lezione appresa. Abbiamo impastato, tagliato, infarinato insieme attorno ad un tavolo e dopo ci siamo sedute per godere del risultato di un pomeriggio divertente e stranamente familiare. L’orgoglio italiano e’ piu’ tronfio che mai, e le americane posso vantare un’altra conquista.

Io pero’ penso a quando ero io la studentessa col grembiule in prestito, curiosa di apprendere la consistenza di un impasto piuttosto che il dosaggio degli ingredienti. Allora era mia nonna, che mi insegnava a fare le polpette, poi le lasagne, poi i cannoli siciliani… Era tutto comfort food, come sempre, che riempie la pancia, scalda il cuore, e ci avvicina.

6 commenti:

cat ha detto...

belli e consolanti gli gnocchi, avete sbagliato solo una cosa: non è "sabato gnocchi", ma giovedì gnocchi! vi tocca bissare la lezione, saluti golosi cat

Lajules ha detto...

"Giovedi' Gnocchi"... Mi sono sempre chiesta il perche' di questa formula. Andando ad intuito, penserei che un piatto che occupa tempo e spazio (6 vassoi di gnocchi lo scorso sabato) abbia bisogno di un intero fine settimana di preparazione. E invece in Italia tutti a bollire patate il mercoledi' sera. Bah.
Sara' che la mia generazione di 30enni (per rispondere all'altro commento di Cat) non ha piu' le mani svelte delle nostre nonne.
Io poi giovedi lavoro fino alle 8:30 e quindi il menu' e' semplice: pasta col tonno. Un piatto da scapoli, ma noi mogliettine in carriera dobbiamo adattarci.

Francesca ha detto...

Be' ci abbiamo messo un casino, ma ci potevamo anche mettere meno tempo, e' che tra un bicchiere di vino(sul quale avrei dovuto scrivere il mio nome con l'Uniposca)e una canzone di Vasco e Frank Sinatra si sono fatte le cinque, l'orario del pranzo-cena mmerecano. Oltre a confondere il sabato col giovedi' abbiamo anche confuso la domenica con il sabato. Ah, dimenticavo a fine serata abbiamo anche giocato a poker, ho vinto due fette di pane alle olive!

Anonimo ha detto...

che culo...

Lajules ha detto...

Ma ci volevano 2 cervelli per l'ultimo commento? E a cosa si riferisce? Dami & Psk fatevi avanti!!!

Anonimo ha detto...

al pane e olive!
io a poker (specialità Texas hold'em) ho vinto uno scravasso di noci e nocciuole (piaciuta?) se ben ricordate, e le ho condivise con i miei avversari stracciati dal sottoscritto!