21 novembre 2012

THE DAY OF THANK YOU/2: GRAZIELLA...

DI LAJULES

Bentornati alla mia mini-serie sul Thanksgiving. Per chi si fosse perso il post di ieri, quest'anno ho deciso di cimentarmi con il tacchino del Giorno del Ringraziamento, che verrà consumato DOMANI  dalla famiglia americana del mio sposo americano. Insomma, la posta in gioco è alta!* Ieri sera ho salato il tacchino e l'ho messo in frigorifero e ho poi preparato un brodo di tacchino con ossame vario. Oggi, ho iniziato la preparazione dello stuffing.

Lo stuffing è il ripieno del tacchino, e gli Americani ne sono golossissimi. Anzi, ne sono così golosi che  non si accontentano dello stuffing che riescono a infilare nel loro pennuto: ne preparano sempre una teglia extra per svariati e gongolanti bis. Ci sono tantissime ricette per lo stuffing, ma l'ingrediente fondamentale è il pane raffermo, per lo più mescolato a cipolla, sedano e spezie varie. Il composto va annaffiato di brodo di pollo o tacchino e poi cotto in forno fino a quando è morbido dentro e croccante in superficie. Come dicevo, ci sono tantissime variazioni. C'è lo stuffing con la salsiccia sbriciolata, col chorizo e le castagne, con bacon e birra, con funghi e le nocciole, con l'ananas e cannella e via!

A questo punto devo ricordarvi che la folle ingordigia degli Americani viene superata solo dal loro terrore di contrarre la salmonellosi. Da quando qualcuno ha fatto notare che lo stuffing potrebbe impedire una cottura adeguata del tacchino (quando l'esterno del tacchino è cotto a puntino, la carne attorno alla cavità non è ancora completamente cotta), sempre più famiglie scelgono di preparare lo stuffing solamente a parte. Io seguo questa scelta, ma non per paura della salmonellosi--sono pur sempre Dead Chef--ma per ragioni di gusto. Un tacchino vuoto cuoce in modo uniforme e quindi è più buono, punto e basta.

Eccovi dunque il soffritto che mescolerò al pane raffermo domani mattina:

Affarone: Questa pentola di acciaio smaltato, nuova, costa più di $400!

IL SOFFRITTO: Gli ingredienti sono semplici, ma inusuali per noi Italiani in un paio di ingredienti. Il soffritto l'ho fatto con burro, cipolla, sedano, finocchio, salvia, timo, semi di sedano (no sesamo, sedano!) e chiodi di garofano. Devo dire che ha un profumo veramente incantevole.

La besciamella infusa di erbe aromatiche è la mia nuova passione.

MAC & CHEESE: Visto che il soffritto era pronto in 20 minuti, Alec ed io abbiamo deciso di preparare anche un classico americano che con il Thanksgiving non c'entra niente, ma tant'è, il Mac & Cheese, che altro non è che una specie di pasta al forno con una badilata di formaggio cheddar... quando va bene. Quando va male, è un preparato in scatola a base di pseudo-formaggio, il famigerato Velveeta. Il nostro Mac&Cheese vuole essere un po' sopra la media e contiene quindi besciamella al timo, formaggio Manchego, Cheddar e una spolverata di paprika. L'abbiamo assemblato stasera ma lo cuciniamo in forno domani. L'idea della cottura rimandata è di Alec. Speriamo bene.

A guardarlo così potevo farne di più. Amen.

*Ma non altissima.

9 commenti:

Francesca ha detto...

Che meraviglia il soffritto!! Mi piace l'idea del finocchio e dei chiodi di garofano, veramente chic. Ma la besciamella infusa di erbe per cosa la usi? Mac n' cheese o stuffing? Che sfizio. Vado a preparare le mia sovraccoscie di tacchino adesso, spero non sia troppo tardi!

Assicuratore ha detto...

Riesci a farmi stare simpatico persino il giorno del ringraziamento :-P

Annina ha detto...
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Annina ha detto...

La spiccata paura degli americani per la salmonellosi, descritta dalla Jules in questo post, mi ha dato una chiave di lettura per ciò che accade in una scena del film "Turista per caso" di L. Kasdan. In questa scena la svampita sorella del protagonista prepara un tacchino per il giorno del Ringraziamento ma qualcosa va storto nel controllo della temperatura del forno. Al che uno dei fratelli le dice qualcosa del tipo: "Volevi avvelenarci tutti?". Seguono costernazione generale e lacrime della sprovveduta cuoca. Ecco, questa sequenza mi era sempre risultata incomprensibile e bizzarra, sino ad oggi.

Lajules ha detto...

Fra: La besciamella era per il Mac&Cheese. E cmq si',finocchio e chiodi di garofano sono sfizio, ma secondo me sono i semi di sedano a fare la differenza.

Anna: Si', qua la paranoia e' assoluta, e non ci ho messo tanto ad assorbirla. Ogni volta che maneggio il pollo, pulisco tutta la cucina, bambino e cane, e tutto in piena iperventilazione. Ma in Italia che si dice a proposito? Io non mi ricordo nessuna angoscia, ma forse mi sbaglio.

Annina ha detto...

A proposito della salmonella, nemmeno io ho l'impressione che in Italia ci si faccia caso. Personalmente sono un'autentica paranoica: mi lavo le mani ogni qual volta tocco il pollo (alquanto raramente, per la verità, e sempre con un'espressione schifata), lavo le uova prima di usarle nella torta (che andrà in forno a 200°C) e diffido dei tramezzini preparati in bar non collaudati. Se mangio una carbonara, lo faccio a denti stretti e monitoro le mie condizioni gastro-intestinali per le successive 24-72 ore. Però sono la stessa persona che, ai primi sintomi di influenza, chiama gli amici per l'estremo saluto e si caccia a letto con le braccia incrociate e circondata da candele. Perciò non faccio testo.

Annina ha detto...

Ho appena applicato l'idea della besciamella con le erbe aromatiche al mio cavolfiore gratinato (mio nel senso che lo cucino e lo mangio da sola). Purtroppo sono stata troppo parca nella quantità di timo usata e l'aroma non si è sentito granchè. Ci sono altre erbe da aggiungere?

Lajules ha detto...

Anna: Hai usato il timo fresco? Io ho messo 3 rametti per un litro circa di besciamella. Ho anche provato con il rosmarino, ed e' una meraviglia. Prova a lasciare in "infusione" per una decina di minuti dopo che la besciamella e' pronta.
E grazie di averci detto che lavi le uova prima di usarle. Neanche gli americani sono arrivati a tanto (ma c'e' chi spiega come rompere le uova "dall'alto). Cmq sappi che per un momento mi sono chiesta se non lavassi i tuorli.

Annina ha detto...

cara Jules, nel momento in cui scrivevo la frase, sapevo che saresti caduta nell'equivoco del lavaggio dei tuorli. Per questo ho deciso di non modificarla.